Antonio Calderara
(Abbiategrasso, 1903 – Vacciago, 1978)
Antonio Calderara (1903-1978) è stato un pittore italiano, conosciuto per la sua evoluzione artistica che lo ha portato dall'arte figurativa all'astrazione geometrica. Nato a Abbiategrasso, vicino Milano, Calderara è cresciuto in un ambiente che ha incoraggiato la sua passione per l'arte. Nonostante abbia studiato ingegneria, ha abbandonato presto questa strada per dedicarsi completamente alla pittura.
I primi lavori di Calderara si concentrano su paesaggi e ritratti, influenzati dalla tradizione figurativa italiana e dal luminismo. Le sue opere mostrano un forte interesse per la luce e l'atmosfera, elementi che rimarranno centrali anche nella sua produzione successiva. Negli anni ’50, la sua arte subisce una profonda trasformazione, spostandosi verso l’astrazione geometrica, in cui la luce e lo spazio diventano protagonisti assoluti.
Questa fase astratta, che caratterizza gran parte del suo lavoro maturo, si distingue per l'uso di forme semplici, spesso rettangolari o quadrate, e una palette cromatica delicata, dominata da toni pastello. Calderara mirava a catturare l’essenza della luce e dello spazio, creando composizioni armoniche che evocano un senso di calma e spiritualità. Le sue opere geometriche sono minimaliste ma al contempo profondamente poetiche, trasmettendo un equilibrio tra rigore formale e sensibilità emozionale.
Nel corso della sua carriera, Calderara ha esposto in numerose mostre in Italia e all'estero, guadagnandosi il rispetto di critici e artisti internazionali. Le sue opere sono oggi conservate in importanti collezioni pubbliche e private, tra cui il Museo d'Arte Moderna di New York e la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.
Antonio Calderara è ricordato come un artista che ha saputo fondere l'eredità della tradizione con le innovazioni del modernismo, creando un linguaggio visivo unico che esplora le relazioni tra luce, spazio e forma.