Ugo Martelli

(Ferrara, 1881 – Sirmione, 1921)

Biography

Ugo Martelli

Dopo aver completato i suoi studi presso l'Istituto "Dosso Dossi" di Ferrara, l'artista si è iscritto all'Accademia Brera di Milano, dove ha ottenuto il prestigioso premio "Fondazione Brera". La sua carriera ha ricevuto riconoscimento internazionale nel 1914, quando è stato invitato alla Biennale di Venezia e la sua opera "Alberi solitari" è stata acquisita dalla Galleria d'arte moderna di Milano. Nel 1916 ha partecipato alla Mostra italiana di Londra, aggiudicandosi il premio Mylius nel 1917. Nel 1919, una mostra personale insieme allo scultore Reinerbi e soprattutto la presentazione del polittico "L'Abbazia di Pomposa" hanno catturato l'attenzione, generando dibattiti ed elogi. La sua fama si è estesa a Brescia grazie alla Mostra del paesaggio di Gardone Riviera, in cui ha esposto il "Trittico di S. Francesco”. Il suo talento ha suscitato ammirazione e discussione ovunque, diventando sempre più prominente sulla scena artistica fino alla sua prematura scomparsa in un incidente motociclistico sulla strada Desenzano Peschiera. Nel novembre 1921, le opere di Martelli sono state presentate alla Mostra di "Arte in famiglia", con una sala dedicata alle sue creazioni. La critica bresciana ha salutato i suoi lavori come "frammenti luminosi di un poema di passione spirituale e pittorica nel quale l'animo dello squisito artista rivela fremiti della vita degli uomini e delle cose".

Martelli ha esposto una serie di tempere utilizzate per illustrare il "Libro del Bambino". Nel 1922, dipinti del suo ciclo "La terra e l'uomo" sono stati inclusi alla Biennale veneziana. La sua influenza artistica è stata descritta come derivante dall'"ultimo Previtali mentre si avvicinava alla pazzia", evidenziando una dissoluzione tipica del paesaggio ottocentesco in una febbrile accumulazione materica, caratteristica del clima postimpressionista e persistente nel naturalismo espressionista del suo secolo.

Attualmente, sette opere di Martelli, tra cui "Alberi solitari", sono conservate presso la Galleria d'arte moderna di Milano.

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