Roberto Matta

(Santiago, 1912 – Civitavecchia, 2002)

Biography

Conosciuto principalmente come "Matta", Roberto Antonio Sebastian Matta Echaurren è nato a Santiago del Cile l'11 novembre 1912. Figlio di padre cileno e madre spagnola, Matta cresce in una casa dell'alta borghesia rigorosamente cattolica. Sua madre era una donna molto colta e colta, che ha favorito l'interesse di Matta per l'arte, la letteratura e le lingue. Ricevette un'educazione classica e gesuita e godette di un'infanzia confortevole durante un periodo di diffuse difficoltà economiche in Cile.

Dal 1929 al 1933, Matta studia architettura e design d'interni presso il Collegio gesuita Sacre Coeur e l'Universidad Catolica di Santiago.

Nel 1935 si stabilisce a Parigi, in Francia, dove diventa apprendista nello studio dell'architetto modernista Le Corbusier. Rimane a lavorare con Le Corbusier per i due anni successivi.

Durante questo periodo, Matta instaura una stretta amicizia con diversi membri dell'avanguardia letteraria latinoamericana. I suoi rapporti con Frederico Garcia Lorca, Pablo Neruda e Gabriela Mistral si rivelarono particolarmente influenti. È attraverso Lorca che Matta viene presentato all'artista surrealista Salvador Dalí. Dalí, a sua volta, incoraggiò il giovane artista a mostrare alcuni dei suoi disegni ad André Breton. Avvertendo un talento emergente e uno spirito comune, Breton acquistò diversi disegni di Matta e lo invitò a unirsi ufficialmente al gruppo surrealista nel 1937. I primi lavori di Matta sono disegni astratti a pastello realizzati secondo la pratica surrealista dell'automatismo. Matta era già ben inserito nel gruppo surrealista quando fu costretto a fuggire dall'Europa per l'America nell'autunno del 1939. Quando Matta arrivò a New York, era il più giovane ed estroverso degli emigrati surrealisti.

Per tutta la prima metà degli anni Quaranta, Jackson Pollock, Arshile Gorky, William Baziotes, Peter Busa, Robert Motherwell e altri si incontrarono spesso con Matta per conoscere le sue idee personali sul Surrealismo. A metà degli anni Quaranta Matta riscuote un crescente successo professionale e creativo.

Matta tornò in Europa nel 1948. Si trasferì prima in Italia e poi, a partire dal 1955, mantenne la residenza sia a Parigi che a Roma. I Surrealisti invitano Matta a rientrare nel loro gruppo nel 1959. Matta rifiutò l'offerta, preferendo invece continuare le sue esplorazioni artistiche da solo.

Negli ultimi anni Matta si divide tra Francia, Inghilterra e Italia, dove gestisce uno studio, una galleria e una scuola di ceramica. Continuò a viaggiare, a lavorare e a confrontarsi con le problematiche politiche contemporanee fino alla sua morte, avvenuta a Civitavecchia, in Italia, nel 2002.

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