Meret Oppenheim
(Berlin, 1913 – Basel, 1985)
Meret Oppenheim (1913-1985) è stata un'artista e scrittrice surrealista svizzera nota per i suoi contributi innovativi al movimento surrealista. Nata a Berlino, si trasferisce giovanissima in Svizzera e inizia la sua carriera artistica come modella e musa ispiratrice negli anni '30.
L'opera più famosa di Oppenheim è l'iconico "Oggetto" (1936), una tazza da tè, un piattino e un cucchiaio ricoperti di pelliccia, considerato un pezzo surrealista per eccellenza e un simbolo dell'esplorazione del misterioso e del subconscio da parte del movimento. Questa creazione, ispirata da una conversazione con Pablo Picasso e André Breton, sfidava le norme sociali e le percezioni convenzionali del quotidiano.
Il suo impegno con il movimento surrealista la portò a partecipare attivamente a mostre insieme a luminari come Salvador Dalì, Max Ernst e Joan Miró. La sua produzione creativa si estendeva oltre la scultura per includere il disegno, la poesia e la scrittura. La prosa di Oppenheim ha dimostrato il suo fascino per l'inconscio e l'erotico, spesso esplorando le profondità della psiche umana.
Nonostante sia associato al surrealismo, il lavoro di Meret Oppenheim ha continuato ad evolversi nel corso della sua carriera. Negli anni '50 si dedicò all'arte astratta e in seguito produsse arazzi intricati e colorati. È stata una pioniera nella sua capacità di trascendere i confini artistici.
Meret Oppenheim ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell'arte con le sue creazioni innovative e provocatorie, continuando a ispirare artisti e ammiratori. Il suo contributo al Surrealismo e la sua influenza sulle generazioni successive di artisti consolidano la sua eredità come una delle artiste più influenti del 20° secolo.