Jean Leppien
(Luneburg, 1910 – Courbevoie, 1991)
Jean Leppien ha studiato al Bauhaus di Dessau dal 1929 al 1930. Frequenta il corso preliminare con Josef Albers e studia con i pittori Wassily Kandinsky e Paul Klee. Nel 1930 Leppien lascia il Bauhaus e si trasferisce a Berlino, dove studia fotografia con Lucia Moholy e László Moholy-Nagy fino al 1933. Nel marzo dello stesso anno, Leppien emigra a Parigi insieme a Suzanne Markos-Ney (1907-1982), ex studentessa del Bauhaus e sua futura moglie. In quanto oppositore dello Stato nazista, viene arrestato nel 1944 e condannato a lunghe pene detentive. Sua moglie viene deportata nel campo di concentramento di Auschwitz. Dopo la liberazione, nel 1945, Jean e Suzanne Leppien si ritrovano a Parigi e inizialmente vivono a Nizza, poi Roquebrune-Village e Parigi diventano i loro centri di vita. Nel 1946 Jean Leppien diventa membro del Salon des Réalités di Parigi. Due anni dopo riceve il Prix Kandinsky come Prix d'encouragement insieme al vincitore del premio principale Max Bill. Grazie a numerose esposizioni in Francia, Italia, Germania e Svizzera, si fa conoscere anche a livello internazionale. Nel 1952 Leppien divenne cittadino francese e nel 1987 fu nominato Officier de l'Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura francese. Jean Leppien morì nel 1991 e fu sepolto a Roquebrune-Village.