Carlo Carrà
(Quargnento, 1881 – Milano, 1966)
Carlo Carrà (1881-1966) è stato un pittore italiano noto per essere uno dei fondatori e protagonisti del movimento artistico chiamato Futurismo. Nato il 11 febbraio 1881 a Quargnento, in Italia, Carrà è cresciuto in un ambiente artistico e ha sviluppato fin da giovane un interesse per la pittura.
Nel 1906, Carrà si trasferì a Parigi, dove entrò in contatto con le influenze artistiche dell'epoca, tra cui il Cubismo. Successivamente, tornò in Italia e si unì al movimento Futurista, un gruppo di artisti che celebrava la modernità, la tecnologia e il dinamismo della vita urbana attraverso la loro arte. Carrà divenne uno dei principali esponenti del Futurismo insieme ad artisti come Giacomo Balla e Umberto Boccioni.
Nel corso degli anni, la pittura di Carrà evolse da una fase fortemente futurista, caratterizzata da rappresentazioni dinamiche e frammentate della realtà, verso uno stile più astratto e metafisico. A metà degli anni '10, Carrà iniziò a sperimentare con una forma di pittura chiamata "Pittura Metafisica", in cui cercava di catturare un senso di mistero e significato profondo attraverso immagini simboliche e suggestive.
Dopo la Prima Guerra Mondiale, Carrà si allontanò progressivamente dal Futurismo e si avvicinò a stili artistici più tradizionali. Nel corso della sua carriera, sperimentò con diverse tecniche pittoriche e affrontò temi come il ritratto, il paesaggio e la natura morta.
Carlo Carrà ha continuato a dipingere e a influenzare la scena artistica italiana e internazionale fino alla sua morte, avvenuta il 13 aprile 1966 a Milano. La sua eredità è stata significativa nell'ambito dell'arte moderna italiana, sia per il suo contributo al Futurismo che per la sua esplorazione di nuove direzioni artistiche nel corso della sua carriera.