Antonio Piccinni
(Trani, 1846 – Rome, 1920)
Pittore e incisore. Nato a Trani da giovane, si trasferì a Napoli per lavorare presso il pittore Biagio Molinaro, negli anni Sessanta dell'Ottocento si iscrisse all'Istituto di Belle Arti di Napoli e studiò incisione. Studiò anche pittura con Domenico Morelli, che lo definì "il re dei disegnatori", e incisione con Francesco Pisante e Tommaso Juvarra. La sua prima stampa conosciuta risale al 1870. Nel 1872 vinse uno stipendio per studiare all'Accademia di Belle Arti di Roma. Riportò ancora le incisioni in vendita presso la Società Promotrice delle Belle Arti napoletana e mantenne un contratto con il Regio Ufficio dell'Incisione. Nel 1873 Piccinni si stabilì a Roma.
Dal 1877 in poi Piccinni ricevette regolarmente anche l'incarico di eseguire copie di dipinti rinascimentali dalla Calcografia Reale. L'editore francese Adolphe Goupil visitò il suo studio nel 1875 e nel 1878 pubblicò la sua acquaforte del 1874 dopo "La Resurrezione della figlia di Giairo" di Domenico Morelli. Nel 1878 partecipò all'Esposizione Universale di Parigi con diverse opere tra cui 12 acqueforti inedite, raccolte in un album intitolato "Souvenirs de Rome", con prefazione di Jules Claretie. È stato nominato Professore Onorario dell'Istituto di Belle Arti di Napoli. Fu forse attraverso Goupil che la vedova di Alfred Cadart venne a conoscenza del lavoro di Piccinni e decise di pubblicare una cartella delle sue acqueforti nel 1878. Piccinni rimase in Italia per tutta la vita, diventando professore onorario presso l'Istituto di Belle Arti di Napoli nel 1878, e nel 1889 prese servizio presso l'Istituto Idraulico della Marina Militare di Genova. Il suo lavoro per la Calcografia Reale lo incoraggiò a sperimentare tecniche di incisione. L'ammiraglio G. B. Magnaghi, direttore dell'Istituto Idrografico Italiano della Marina, lo assunse nel 1889 per produrre vedute della costa e carte nautiche. Gli fu offerta una pensione stabile con una posizione di supervisione, un ufficio a Roma e un viaggio su una nave, la Washington, per circumnavigare la costa italiana.[1] Nel 1904, dopo la morte dell'ammiraglio Magnaghi, il contratto di Piccinni non fu rinnovato, ma rimase in Marina fino al 1917. Dopo 25 anni di servizio, Piccinni fu messo in pensione con una misera pensione.